“Quando nel Novembre del 2015 mi sono recato a Haiti per incontrarmi con l’Equipe della Fondazione Andrea Bocelli (ABF) non avevo alcuna idea di cosa mi aspettasse. E’ stata un’esperienza come mai mi era capitata. Son ripartito da Haiti un uomo e un musicista diverso.

Lo scopo della mia presenza era di valutare la possibilità di dare un’educazione musicale formale agli studenti che frequentano le scuole di ABF-Saint Luc. I preparativi prima del mio arrivo sono stati molteplici, e sono, quindi, molto grato per l’impegno profuso. Il team di ABF e Saint Luc aveva, infatti, riunito un centinaio di bambini nell’auditorium situato vicino a Villa Francesca.

Fin dal primo momento, da quando ho messo piede per la prima volta in quella stanza, ho capito che stavamo per imbarcarci in un’avventura speciale e significativa. Quando sono entrato, i bimbi sedevano in silenzio. Nell’aria umida si poteva percepire una grande eccitazione, si sono alzati e mi hanno salutato, ed io mi sono lanciato nella spiegazione del mio piano di studi. Ho usato tutte le tecniche, che mi hanno aiutato nel creare, con successo, cori di bambini negli Stati Uniti. Oltre a vocalizzi e giochi di movimento abbiamo cantato insieme ‘Jubilate Deo.’

Nel mio francese scolastico ho cercato di spiegare cosa mi aspettassi da loro per quanto riguardava la postura,l’impostazione della bocca e la risonanza. Abbiamo lavorato insieme per poche ore soltanto, ma con notevoli risultati. Il primo incontro ha stabilito che i bimbi posseggono un notevole talento musicale e un enorme potenziale di eccellenza.

E’ evidente che il team di Haiti è molto attivo e collaborativo. Sono stato accolto con calore da adulti e insegnanti che mi hanno assistito in ogni cosa di cui avessi bisogno. Un programma può avere successo solo se vi é adeguato supporto ed entusiasmo, caratteristiche, tutte, da me ampiamente riscontrate.

Sono rientrato a New York City, ringiovanito e pieno di energia. Ho ripreso le prove con rinnovate aspettative e grande ispirazione. I bambini con cui ho lavorato a Haiti devono affrontare la povertà, la fame e mille altri ostacoli — eppure dopo solo poche ore sono stati capaci di elevare le loro voci con grande maestria. Ripenso alla mia esperienza a Haiti e penso alla mia vita e alle passate esperienze con gratitudine. Sono felice che ABF sostenga questo programma. La passione e l’entusiasmo del team di ABF mi hanno spinto a impegnarmi nel programma. L’impegno del Maestro Bocelli nell’eccellenza musicale è noto da decenni ed è quindi giusto che sia proprio ABF a portare la musica ai bimbi di Haiti.”

Malcolm J. Merriweather